S‘incontra a sud-est sulla prov. Modugno - Bitritto, a tre km. circa dal paese, a ridosso di un braccio di Lamasinata. La prima documentazione storica risale al 961, sotto il Catapanato bizantino, quando si parla di un castello (castrum) in “loco basiliano".
II suo nome potrebbe derivare da uno dei primi possidenti "Basilius" o da "Basiliani", monaci greci di S. Basilio che avrebbero costruito un convento nelle vicinanze. Le sue origini sono pure messe in relazione all' esistenza sul territorio di una comunità dalmata. In un primo tempo fu devastato da una delle tante invasioni saracene del 988, poi subito ricostruito e donato nel 1092 dal duca normanno Ruggero alla lontana abbazia benedettina di S. Lorenzo di Aversa. Dal XIII sec. in poi il Casale fu sottoposto ad una lunga serie di feudatari.
Nel 1349 qui si scontrarono gli eserciti del ramo "filoangioino" e “filoungherese”, durante l’intricata successione dinastica nel Regno di Napoli. Infine, nuovamente distrutto nel 1526 dalle truppe francesi e spagnole che si contendevano il controllo nell' Italia meridionale, fu completamente abbandonato ed i suoi abitanti trovarono rifugio a Bitritto e a Modugno.
Attualmente del casale fortificato, avviato, finalmente, ad un programma di restauro e valorizzazione, grazie all'Amministrazione comunale e all’Associazione Nuovi Orientamenti, si conserva ancora quasi tutta l‘intera alta struttura perimetrale a secco con due torri rettangolari, ai Iati di una costruzione a due livelli, la corte Interna, a cui si accede da un portale a sesto acuto, che conserva nella zona occidentale la chiesetta di S. Maria di Costantinopoli, ed all'esterno, nella parte orientale, la chiesa di S. Felice in Balsignano (erroneamente chiamata in passato di S. Pietro).